Mappa del mondo, 1508 (carta stampata/colorata a mano, tavole rivestite in pelle)

Creatore: Francesco Rosselli La datazione di questo planisfero e della carta marina dipende in parte dal fatto che i nomi dati da Colombo durante il suo quarto viaggio verso le località dell'America Centrale, tra cui Hispaniola e Cuba, sono qui riportati sulla costa dell'Indocina. Ciò è coerente con la convinzione di Colombo di aver raggiunto le coste dell'Asia. Questo stile di mappa del mondo ebbe origine con Tolomeo e continuò fino al XVII secolo. Due mappe del mondo sulla stessa montatura, probabilmente originariamente una doppia pagina di un libro, disposte all'interno di una copertina di pelle marrone e pesantemente colorate a mano (la colorazione è così intensa che a lungo si è pensato che fosse un manoscritto, in effetti un metodo impiegato dai contemporanei per rendere le stampe meno simili a stampe). Questa è la prima mappa esistente a mostrare il mondo a 360 gradi di longitudine e 180 gradi di latitudine all'interno di una proiezione ovale, una forma che sarebbe stata adottata da molti importanti cartografi più avanti nel secolo. I toponimi di Colombo per l'America centrale sono collocati (come affermato da Colombo) lungo la costa dell'Asia, che si estende verso est seguendo la concezione tolemaica del continente, in un Nord America peninsulare. Il problema principale per i cartografi all'inizio del XVI secolo era come conciliare la comprensione tolemaica della geografia mondiale con la conoscenza geografica che raggiunse l'Europa dopo i viaggi di esplorazione di inizio secolo. Questa mappa è il tentativo di Rosselli in questa impresa, incorporando le informazioni più recenti in una tradizione geografica rinascimentale. È particolarmente importante perché è l'unica mappa del mondo esistente di un cartografo contemporaneo a rappresentare la comprensione di Colombo dei risultati geografici del suo quarto viaggio.