Nepal: Un bramino che ripulisce le ceneri dai resti di una pira funeraria, Pashupatinath, Kathmandu

A Pashupatinath la cremazione «ghat» (gradini) è divisa in due sezioni, Arya Ghat (Passi dei Nobili) e Surya Ghat (Passi del Sole). Il primo è riservato ai membri delle caste superiori, compresi i membri della famiglia reale, il secondo alla gente comune. Il sito indù più venerato in Nepal è il vasto complesso del Tempio di Pashupatinath, cinque chilometri a est del centro di Kathmandu. Il fulcro della devozione qui è un grande Shivalingam d'argento con quattro facce di Shiva scolpite sui lati, rendendolo un «Chaturmukhi-Linga», o Shivalingam a quattro facce. Pashupati è uno dei 1.008 nomi di Shiva, la sua manifestazione come «Signore di tutte le bestie» (pashu significa «bestie», pati significa «signore»); è considerato la divinità custode del Nepal. L'edificio principale del tempio intorno allo Shivalingam fu costruito sotto il re Birpalendra Malla nel 1696, tuttavia si dice che il tempio esistesse già prima del 533 d.C. Nel 733 d.C., il re Jayadeva II eresse nei suoi recinti una tavoletta di pietra che raccontava tutti i re del Nepal, a cominciare dal dio del sole. Durante le incursioni musulmane del 1349 il tempio fu in gran parte distrutto, ma nel 1381 Jayasinharama Varddhana di Banepa lo restaurò. Ulteriori lavori di ristrutturazione sono stati effettuati verso la fine del periodo Malla e gli ultimi miglioramenti estesi sono stati effettuati nel 1967. Sin dall'inizio del tempio, tutti i governanti del Nepal hanno fatto molta fatica a rendergli omaggio, a fare donazioni e a finanziare le estensioni.