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La Moda ispirata all'Arte

La moda e l'arte sono sempre state strettamente legate. I designer spesso guardano alla storia dell'arte come fonte d'ispirazione creativa. La prima mostra del Regno Unito dedicata al lavoro della couturière francese, Gabrielle 'Coco' Chanel, aprirà a settembre 2023 al V&A Museum di Londra.

 

Attraverso l'archivio Bridgeman Images, esplora come gli stilisti si sono ispirati ai vari movimenti artistici per la creazione delle loro collezioni.

 

1. Coco Chanel Modernismo

Left: Chanel No 5, 1960s (print) / Bridgeman Images. Right: Composition with Blue, Red and Yellow, 1930 (oil on canvas), Piet Mondrian (1872-1944) / Private Collection / Bridgeman Images
Left: Chanel No 5, 1960s (print) / Bridgeman Images. Right: Composition with Blue, Red and Yellow, 1930 (oil on canvas), Piet Mondrian (1872-1944) / Private Collection / Bridgeman Images
 

Coco Chanel ha guardato al modernismo per l'ideazione del suo iconico stile. Nota per il suo approccio rivoluzionario alla moda, Chanel ha abbracciato i principi di semplicità, funzionalità e linee pulite, che richiamano l'estetica del movimento modernista.

Ispirata dallo spirito d'avanguardia dell'inizio del XX secolo, Chanel ha incorporato elementi dell'arte modernista nei suoi modelli, dando vita a creazioni rivoluzionarie che sfidavano le norme tradizionali. Riducendo le forme e le linee alla loro essenza, Chanel ha dimostrato di avere una visione artistica simile a quella di Piet Mondrian, le cui composizioni geometriche astratte sono caratterizzate da colori primari e linee che si intersecano.

 

2. Alexander McQueen – Arte Vittoriana

 Left: Ivory silk organza evening dress with appliqué bodice and panelled skirt embroidered with miniature eagle motifs, by Sarah Burton for Alexander McQueen, Autumn/Winter / Fashion Museum Bath
Right: Critics on Costume, Fashions Change (oil on canvas) by John Callcott Horsley (1817-1903), Private Collection © Lawrence Steigrad Fine Arts, New York

Alexander McQueen è stato uno dei primi fashion designer ad aver sfidato i confini della moda con le sue collezioni feroci ed eteree. Si diceva che fosse un artista della tradizione romantica. Appassionato di belle arti, McQueen ha iniziato ogni sua collezione con un'idee per la presentazione in passerella che ricordano installazioni d'avanguardia e performance art. Dopo il concept, avrebbe creato complessi storyboard con vari riferimenti all'arte, cinema e musica.

Le sue collezioni esplorano i temi dell'arte, tra cui la collezione Romantic Gothic, che ritrae il suo amore per la storia scozzese e per la città Londra, combinato con un interesse per il gotico vittoriano, o la sua collezione Romantic Exoticism che esplora i suoi interessi per altre culture, quali il Giappone e la Cina, come raffigurato nei disegni e nelle stampe dei suoi kimono. Guardando al di là dei limiti pratici dell'abbigliamento, McQueen è stato un pioniere nella storia della moda.

 

3. Elsa SchiaparelliSurrealismo 

Left: Woman’s Dress, February 1937 (silk organza & horsehair) by Elsa Schiaparelli (1890-1973), Philadelphia Museum of Art
Right: Elsa Schiaparelli dressed as a Radish, March 24th 1949 Photo © AGIP

La stravagante stilista Elsa Schiaparelli ha lasciato il segno a Parigi tra la fine degli anni '20 e gli anni '50. Le sue collaborazioni con artisti, che erano anche suoi amici, hanno prodotto alcune delle opere più famose dell'alta moda del XX secolo.

Con Jean Cocteau, ha ideato un cappotto da sera che forma un'illusione ottica di un vaso di rose che si trasforma in due profili. Il suo "Lobster Dress" è stato invece frutto di una collaborazione con Salvador Dalì. Questa connessione con il mondo dell'arte ha portato Elsa Schiaparelli in un nuovo regno: non si occupava solo di bellezza o di tendenze della moda, ma di arte, cultura, idee e innovazione. In definitiva, Schiaparelli si è distinta nelle sue attività con il più ampio mondo intellettuale. Il suo stile eccentrico e sempre chic si è rivelato fonte di ispirazione per i designer successivi, tra cui Muccia Prada.

 

4. Versace – Pop Art / Greek Mythology 

Left: Cat suit, 1991 (silk) by Gianni Versace, Gianni (1937-97) / Indianapolis Museum of Art, USA
Right: Andy Warhol (1928-1987) in 1984 in London

La collezione primaverile del 1991 di Gianni Versace comprendeva abiti stampati con i ritratti serigrafati di iconici personaggi, quali la Marilyn Monroe di Andy Warhol. Insieme all'arte moderna, Gianni Versace ha avuto altre fonti di ispirazione tra cui l'arte tribale africana e l'arte greca antica.

L'influenza della mitologia greca è stata trasmessa nell'uso da parte di Versace della testa di Medusa come logo, rappresentante il potere femminile. Lo sguardo di Medusa, si sa, trasforma in pietra. 

 

5.  Louis Vuitton – Takashi Murakami   

https://www.bridgemanimages.com/en/search?filter_text=%28louis%20vuitton%29%20or%20%28Takashi%20Murakami%29&filter_group=all&filter_region=GBR&sort=most_popular
A set of four limited edition black monogram multicolore Alma, Pochette, Speedy 30 & Sharleen GM by Takashi Murakami (1962), 2003, 2004 & 2014 (leather), Vuitton, Louis / Private Collection / Photo © Christie's Images / Bridgeman Images

Il monogramma di Takashi Murakami per Louis Vuitton è conosciuto a livello mondiale. Una delle prime collaborazioni tra alta arte e lusso, questa collaborazione tra l'artista e la maison francese resa pubblica nel 2003 è stata un'invenzione dell'ex direttore di Vuitton Marc Jacobs.

Il lavoro di Murakami con Louis Vuitton si è poi esteso ulteriormente: il monogramma LV ha iniziato a popolare i suoi dipinti, fino all'apertura di una "boutique Vuitton" nella sua retrospettiva al Museum of Contemporary Art di Los Angeles.

 

6. Missoni Futurismo

Left: Ensemble by Missoni, 1974 (wool); Fashion Museum, Bath. Right: Sea dancer, 1914, (oil on canvas), Gino Severini (1883-1966) / Peggy Guggenheim Foundation, Venice, Italy / Photo © Stefano Baldini / Bridgeman Images

I design di Missoni sono stati ispirati sia dall'ambiente naturale che dall'arte modernista europea, con particolare riferimenti ai lavori di Tancredi, Matisse, Sonia Delaunay, Giacomo Balla e Gino Severini (1883-1966), le cui vibranti immagini di danza riflettono stretti parallelismi con i geometrici motivi di Missoni.

La visione dei futuristi secondo cui tutti gli aspetti della vita dovrebbero essere elevati dal fornire un ruolo semplice e funzionale all'essere un veicolo per le più alte aspirazioni artistiche ha portato al loro crescente interesse per l'abbigliamento negli anni '20 e '30. Questo risuona con l'estetica Missoni, il quale ha creato straordinari abiti, conservati in musei oltre che essere esibiti in passerella.

 

7. Sonia Delaunay – i Fauves

Left: Sonia Delaunay and her matching decorated Citroen, 1925 / French Photographer/ Bridgeman Images. Right: Deux Anges (oil on canvas), Kees van Dongen (1877-1968) / Private Collection / Photo © Christie's Images / Bridgeman Images 

Influenzata dai vibranti colori dei Fauves, Sonia Delaunay (1885-1979) è stata un'artista pionera dell'astrattismo in tutto e per tutto. Con il marito Robert Delaunay, ha inventato il Cubismo Orfico a partire dagli anni '10, fino a coprire un ruolo centrale nella storia dell'arte moderna nel XX secolo. È stata la prima donna vivente ad ottenere una mostra al Louvre. Delaunay è un ottimo esempio di artista diventata stilista, che ha saputo esplorare il potere dinamico del colore e del movimento. Delaunay ha anche lavorato con designer quali Serge Diaghilev (1872-1929) per la progettazione di abiti.

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