Published 10/03/2022
Brian Griffin: il "fotografo del decennio" per The Guardian (1989), colui che immortalò i più acclamati musicisti pop degli anni '80.
Il suo lavoro è presente nelle collezioni permanenti dell'Arts Council, del British Council, del Victoria and Albert Museum e della National Portrait Gallery di Londra.
Brian Griffin è nato a Birmingham il 13 aprile 1948. Cresciuto a Lye, una città del Black Country, si sposta al Manchester Polytechnic (1969-72) per studiare fotografia. Dal 1972, Griffin ha vissuto a Londra come fotografo freelance, ricevendo il suo primo incarico per Management Today nel novembre 1972. Nello stesso anno, i suoi lavori vengono esposti per la prima volta nel "Young British Photographers".
Dopo l’arrivo a Londra, il collega americano Lester Bookbinder gli raccomanda di accettare un lavoro come fotografo per la rivista aziendale Management Today. In seguito collaborò anche con altre pubblicazioni di settore tra cui Accountancy Age, Computing e Marketing.
La fotografia di Brian Griffin del 1974 "Rush Hour, London Bridge" lo portò al successo - questo scatto è esposto oggi al Victoria and Albert Museum. Negli anni '80, Griffin divenne noto tra le aziende per i suoi reportage aziendali.
All'inizio degli anni '80, Griffin inizia a lavorare nell'industria musicale e ottiene i suoi primi incarichi con la Stiff Records. Il suo lavoro di ritrattista, per lo più di manager, diventa in breve tempo interessante anche per le band. Noti sono i ritratti in giacca e cravatta di numerosi gruppi musicali, tra cui The Jam e Elvis Costello e gli Attractions.
Griffin fotografò un numero considerevole di artisti negli anni successivi, tra cui Iggy Pop, Depeche Mode, R.E.M, Ringo Starr e Peter Gabriel. Molte delle foto di Griffin apparvero sulle copertine di album oggi pietre miliari del rock, in particolare quella di 'A Broken Frame' dei Depeche Mode. L'immagine è stata anche usata da "Life Magazine", sulla copertina di un supplemento speciale, "The Greatest Photographs of The 80s".
Il lavoro di Brian Griffin è apparso in altre pubblicazioni come The Sunday Times, The Sunday Telegraph, Radio Times, The Observer, Rolling Stone e Esquire.
Griffin ha pubblicato il libro 'Work' nel 1988 in occasione di una mostra personale alla National Portrait Gallery. Il lavoro è stato premiato come miglior libro fotografico del mondo alla Primavera Fotografica di Barcellona nel 1991. Dal 1991 al 2002, Griffin ha lavorato come regista realizzando spot televisivi, video musicali e cortometraggi.
Nel 2003, Griffin è tornato alle riprese fotografiche di "People and the City" per aiutare la candidatura di Birmingham a città europea della cultura.
Più recentemente Griffin ha girato un documentario per Paul McCartney nel 2004 e ha lavorato a numerose campagne pubblicitarie tra cui quelle per Sony e British Airways. Per le Olimpiadi di Londra del 2009, Griffin ha lanciato - in collaborazione con Lord Coe e Dame Kelly Holmes - il progetto fotografico 'Road to 2012' alla National Portrait Gallery.
Nel 2010 la retrospettiva sulla ritrattistica di Brian Griffin "Face to Face" è stata esposta a Birmingham. Nel settembre 2013, la 'Centenary Medal' (la medaglia viene assegnata come riconoscimento di un contributo significativo e duraturo all'arte della fotografia, dal 1993) della Royal Photographic Society è stata assegnata a Griffin.
Non solo musicisti pop, tra i personaggi immortalati da Griffin troviamo anche volti noti come il politico britannico Sebastian Coe, l'attrice Helen Mirren, l'artista Damien Hirst, l'attore e comico Jonathan Ross, la stilista Vivienne Westwood e molti altri.
Una nota biografica ma importante per la definizione del suo stile: il padre di Brian Griffin morì di cancro ai polmoni, a causa del lavoro in fabbrica. Questo avvenimento si riflette nei suoi ritratti fotografici, visto che molti soggetti sono anche operai e commercianti. Oggi definiamo lo stile di Griffin “realismo capitalista”.
Il lavoro di Griffin è stato anche descritto come influenzato dal Simbolismo, dai maestri del Rinascimento e dal Surrealismo, con un'illuminazione da "film noir": Brian Griffin infatti indica il regista americano David Lynch come influenza importante.
Recentemente, Griffin ha esposto a 'Marseille Provence 2013, capitale europea della cultura' e ha lavorato a 'Reference Works' - un progetto fotografico che ha celebrato con un libro e una mostra incentrata sulla costruzione e l'apertura della New Birmingham Library. Una retrospettiva della fotografia corporate di Griffin si è tenuta a Bologna nell'ottobre 2013.
Abbiamo menzionato diversi premi vinti da Griffin in questo articolo, vorremmo evidenziarne altri per sottolineare l’importanza del lavoro di questo fotografo - Most Outstanding Award for Self-Promotional Item, Design and Art Direction (for Portraits) 1988, Photographer of the Year, British Press Awards (shortlisted) 2006 e Best Books in Design, Creative Review 2016.
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