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La fotografia di John Deakin

 

 "Essendo fatalmente attratto dalla razza umana, ciò che m' interessa quando la fotografo è rivelarla. Così i miei modelli diventano le mie vittime. Ma vorrei aggiungere che sono solamente le facce di chi porta dentro di sé una passione sfrenata, più o meno sopita, che si prestano meglio ad essere sacrificate"  - John Deakin

 

© Oswald Jones Archive / Bridgeman Images

 

John Deakin (12 maggio 1912- 25 maggio 1972), fotoreporter e ritrattista degli anni Cinquanta e Sessanta, non nacque come fotografo e fu sempre fortemente attratto dal mondo della pittura. Prima di dedicarsi completamente alla macchina fotografica, lavorò come vetrinista a Dublino e quindi come pittore, viaggiando in Italia, Francia e Stati Uniti per buona parte degli anni ‘30 insieme al suo partner e mecenate Arthur Jeffres. La scoperta della fotografia coincise con la Seconda Guerra Mondiale. Deakin si trovava allora a Parigi (dove nel 1939 per la prima volta entrò in contatto con la redazione di Vogue) e, molto rapidamente, prese confidenza con la macchina fotografica. Tra il 1940 e la fine della guerra fu operatore per il British Army Film and Photographic Unit.

 

©John Deakin / John Deakin Archive / Bridgeman Images

 

Subito dopo la guerra, tornato a Londra, entrò a far parte del circolo di Soho e di Francis Bacon. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta lavorò per diversi giornali (tra i quali Liliput e Picture Post) e famosi sono i suoi rapporti con Vogue. Fu infatti licenziato più volte per il suo comportamento irriverente e per aver perso l’attrezzatura della redazione.

 

©John Deakin / John Deakin Archive / Bridgeman Images

Durante gli anni di Vogue, Deakin realizzò affascinanti ritratti di personaggi della cultura internazionale, come Luchino Visconti, Maria Callas, John Huston e molti altri. A fianco alle pagine patinate di Vogue, coltivava il suo continuo interesse per la gente della strada, di quella Soho così viva e pulsante, ben reso da uno stile, soprattutto nella ritrattistica, caratterizzato da tagli stretti e contrasti tonali.

 

©John Deakin / John Deakin Archive / Bridgeman Images


Il rapporto con Francis Bacon è uno degli aspetti più interessanti della vita di John Deakin. A questo fotografo si deve infatti la creazione dell’immagine del pittore irlandese, ma anche il lancio della carriera artistica di Bacon. Un famoso servizio pubblicato su Vogue nel 1962 porta al grande pubblico il successo dell’opera Figure with Meat (1954).

 

©John Deakin / John Deakin Archive / Bridgeman Images


D’altra parte lo stesso Bacon elogia pubblicamente Deakin come “the best since Nadar and Julia Margaret Cameron”.

Fortemente influenzato da Bacon, Deakin negli anni 60 intraprese con convinzione la strada della pittura, senza tuttavia avere successo. Molte sono, anche in questo caso, le tele dedicate all’amico pittore.

 

©John Deakin / John Deakin Archive / Bridgeman Images

 

Il rapporto tra Bacon e Deakin fu di profonda e reciproca amicizia. Negli anni 60, segnato da un carattere difficile e da problemi di salute legati anche all’abuso di alcool, Deakin fu sostenuto e aiutato economicamente da Bacon che gli commissionò alcuni servizi fotografici, grazie ai quali vennero realizzate serie di posati i cui soggetti erano amici di Bacon stesso, come Peter Lacy, George Dyer, Isabel Rawsthorne, Henrietta Moraes e Lucian Freud.

 

©John Deakin / John Deakin Archive / Bridgeman Images


Legati fino alla fine, dopo la diagnosi di tumore ai polmoni, Deakin nomina suo parente prossimo Francis Bacon, costringendo così il pittore al riconoscimento del corpo in occasione della morte per infarto di Deakin stesso, avvenuta all’Old Ship Hotel di Brighton nel 1972.

 

©John Deakin / John Deakin Archive / Bridgeman Images

 

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