Kerameikos, ulivo

Il sito di Kerameikos comprende l'area di confine tra il terreno interno ed esterno dell'antica Atene. L'Area è chiamata Kerameikos perché era nell'antica deme (unità amministrativa) di Kerameis, parola che deriva dal nome del dio Keramos, patrono degli artigiani della ceramica. Uno dei cimiteri più antichi di Atene è situato in questo sito, in cui le tombe sono state disposte sui lati della strada. Questa area iniziò ad essere utilizzata come cimitero alla fine del III millennio a.C. Nel Periodo Geometrico (900 - 700 a.C.) sono stati utilizzati dei segni di tomba elaborati; il famoso esempio è l'Anfora Dipylon (metà dell'VIII secolo a.C.), oggi nel Museo Archeologico Nazionale. È chiamata «anfora Dipylon» perché è stata trovata vicino alla porta di Dipylon, nel sito di Kerameikos (anche se la porta di Dipylon è stata costruita nel V secolo a.C.). Altri tipi di marcatori di tomba elaborati sono stati utilizzati attraverso il periodo arcaico e quello classico. L'arte funeraria ateniese finì quando Demetrio di Falerone propose di vietare l'uso di tombe cospicue nel 317 a.C. Importanti in questo sito sono le due antiche porte di Atene, la «Porta Sacra» (che si apriva alla Strada Sacra - Hiera Odos) e la «Porta Dipylon», e alcune parti dell'antica parete del circuito. Furono costruiti come parte del progetto di fortificazione che fu fatto da Temistocle nel V secolo a.C.