Published 05/10/2023
Vincitore del Bridgeman Artist Award 2019, Ken Nwadiogbu è un artista multidisciplinare che vive e lavora a Londra. La sua pratica incorpora sia l'iperreale che il concettuale, implementando una varietà di tecniche che interagiscono tra loro creando diverse modalità di narrazione.
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"Al centro della mia pratica artistica e della mia visione c’è una grande enfasi sul sé come fonte primaria di ispirazione ed espressione… Il mio fascino per la psiche umana e il modo in cui interpretiamo le nostre esperienze sono al centro del mio lavoro come artista."
Nato a Lagos, in Nigeria, nel 1994, Ken ha studiato ingegneria civile presso l'Università di Lagos, anche se ha presto sviluppato un interesse per le belle arti. Nwadiogbu arriva a Londra nel 2022, dopo aver deciso di proseguire i suoi studi artistici presso il Royal College of Art. È una decisione che ha fortemente influenzato non solo il suo approccio all'arte, ma anche il suo senso identitario.
Ken utilizza spesso tele di grandi dimensioni sulle quali crea strati di racconti. Le questioni che indaga nel suo lavoro includono fattori socio-politici, quali identità, spostamento, uguaglianza di genere e rappresentazione della comunità nera. Ken crede che “il valore stia nella prospettiva”.
Il suo ultimo corpus di lavori è tratto dalle fotografie che Nwadiogbu ha scattato nel Regno Unito, ai suoi amici, alla sua famiglia e ad altri membri della comunità. Invece di limitarsi a ricreare l’immagine fotografica, Nwadiogbu si concentra su dettagli specifici.
Un’intenzione fondamentale che supporta la pratica creativa di Ken è la sua aspirazione a costruire un linguaggio di universalità emotiva, che risuoni oltre le tradizionali rappresentazioni visive. Questo concetto è vitale per il suo lavoro, poiché cerca di “investigare l’essenza stessa della nostra esperienza umana condivisa”. Ciò comporta la fusione della riflessione sulle esperienze personali e l'assorbimento di commenti sociali più generali. Ken apprezza il modo in cui questo aspetto della sua arte apre un dialogo tra l'artista e il pubblico, creando quasi un flusso di coscienza.
La sua più grande mostra personale fino ad oggi si aprirà questo ottobre presso Kristin Hjellegarde, Londra. Una serie di figure – rese in una tavolozza di colori sfolgorante di rosso, arancione e giallo – emergono o scendono su sfondi strutturati e astratti. Questi sono i ricordi personali di Ken Nwadiogbu: ritratti di momenti effimeri che sono rimasti impressi nella sua mente e continuano a modellare la sua prospettiva del mondo che lo circonda. "Fragments of reality", la prima mostra personale di Nwadiogbu alla Kristin Hjellegjerde Gallery, riflette sulle esperienze dell’artista di adattamento alla vita a Londra, di costruzione di un senso di comunità e di desiderio di casa. La mostra è curata da Dolly Kola-Balogun in collaborazione con Retro Africa.
Ken ha esposto a livello internazionale, tra cui "Ubuntu" presso Thinkspace a Los Angeles nel 2021, "A Different Perspective" al Retro Africa ad Abuja nel 2022, alla Royal Academy Summer Exhibition 2023 e la fiera d'arte africana 1-54 a Londra. Il suo lavoro è stato recentemente presentato anche in "Top Boy", una collaborazione con Netflix e Intermission Films. Ha ricevuto anche il Future Awards Africa.
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