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Giancarlo Costa - Collection Gems

Giancarlo Costa proviene da una famiglia con un background marittimo e di appassionati di navigazione e immersione, non sorprende quindi che abbia viaggiato a lungo per mare, utilizzando quasi ogni tipo di attrezzatura disponibile, visitando posti come Polinesia, Groenlandia, Stati Uniti, Africa settentrionale e orientale, medio ed estremo oriente.

 

The painter Francesco Guardi sells his paintings in front of the Florian café. 1892. Giuseppe Bertini (1825-98) / Galleria d'Arte Moderna, Villa Reale, Milan, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
The painter Francesco Guardi sells his paintings in front of the Florian café. 1892. Giuseppe Bertini (1825-98) / Galleria d'Arte Moderna, Villa Reale, Milan, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images

 

Dal 1965 Costa è iscritto all'Albo dei Giornalisti e nello stesso anno si stabilisce a Milano, dove collabora con riviste di settore, specializzandosi in ricerche iconografiche per conto di giornali e case editrici. Bridgeman Images rappresenta il suo archivio fotografico, che comprende oltre 100.000 immagini.

 

Garibaldi with the Thousand departs from Quarto (Genes) to Marsala (Sicily) in 1870, n.d (oil on canvas), Gerolamo Induno, (1827-90) / Civico Museo del Risorgimento, Milan, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Garibaldi with the Thousand departs from Quarto (Genes) to Marsala (Sicily) in 1870, n.d (oil on canvas), Gerolamo Induno, (1827-90) / Civico Museo del Risorgimento, Milan, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images

 

Giancarlo Costa  è consulente subacqueo del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Collabora con il Museo della Marineria di Cesenatico e col Galata Museo del Mare di Genova con mostre e pubblicazioni.

Vive a Milano con la moglie Barbara e il gatto Oberon.

 

Paradiso, Canto 31 : The saintly throng form a rose in the empyrean (rose celeste), illustration from 'The Divine Comedy' by Dante Alighieri, 1885 (digitally coloured engraving), Gustave Dore, (1832-83) © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Paradiso, Canto 31 : The saintly throng form a rose in the empyrean (rose celeste), illustration from 'The Divine Comedy' by Dante Alighieri, 1885 (digitally coloured engraving), Gustave Dore, (1832-83) © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
The Leviathan, sea monster resembling the sea snake referred to in the Bible. Engraving of the 19th century, Gustave Dore, (1832-83) © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
The Leviathan, sea monster resembling the sea snake referred to in the Bible. Engraving of the 19th century, Gustave Dore, (1832-83) © Giancarlo Costa / Bridgeman Images

Clicca qui per vedere tutte le fotografie di Giancarlo Costa. 

 

La nostra Content Partner Liaison Francesca Gallo gli ha rivolto alcune domande: 

 

Come è nata la sua passione per la fotografia e come si è sviluppata la sua carriera come fotografo?

 

Avevo 12 anni, mi regalarono la macchina fotografica che desideravo… cominciò tutto lì, ma c’era anche la scuola, l’Università che lasciai a soli quattro esami dalla laurea per seguire la mia passione.

 

French soldiers in a trench near the Crete de Vimy (Pas-de-Calais) in October 1915, French Photographer, (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
French soldiers in a trench near the Crete de Vimy (Pas-de-Calais) in October 1915, French Photographer, (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Portrait of Albert Einstein, 1921 (photo), Ferdinand Schmutzer, (1870-1928) (after) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Portrait of Albert Einstein, 1921 (photo), Ferdinand Schmutzer, (1870-1928) (after) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images


Ci sono istituzioni con le quali ha avuto più piacere collaborare, o dei materiali che considera più intriganti dal punto di vista fotografico e storico?

Dopo alcune esperienze nel campo della moda e della pubblicità cominciai a viaggiare e a collaborare con riviste ed enciclopedie, negli anni cinquanta ce n’erano molte e le fotografie di viaggio erano molto richieste. Poi ebbi l’occasione di fotografare presso Musei e Biblioteche e mi specializzai in quel settore, erano I primi anni ’60. C’era molto da fare, si facevano molti libri. Non so quanto la gente li leggesse, ma li compravano…

 

Ernest Hemingway and Sylvia Beach in front of the 'Shakespeare and Company' bookshop, Paris, 12 rue de l'odeon - 1928, Hemingway has a bandeous head because he has just received his flush on his head. Colorised photo, Unknown photographer, (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Ernest Hemingway and Sylvia Beach in front of the 'Shakespeare and Company' bookshop, Paris, 12 rue de l'odeon - 1928, Hemingway has a bandeous head because he has just received his flush on his head. Colorised photo, Unknown photographer, (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images


Uno dei temi del suo archivio fotografico è quello della navigazione. Quali contenuti rappresentano al meglio questa tematica, e in che modo è legato al mondo della navigazione dal punto di vista personale e professionale?

 

A cinematic reconstruction of an action of the “frogmen” of the Second World War. Unknown Artist, (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
A cinematic reconstruction of an action of the “frogmen” of the Second World War. Unknown Artist, (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images


Le navi e il mare in genere sono sempre stati il mio grande interesse. Ho navigato in Mediterraneo, in Atlantico e nel Pacifico, ma i miei viaggi “terrestri” hanno toccato un po’ tutta l’Europa, la Groenlandia, l’Africa settentrionale e centrale, l’Estremo Oriente., la Polinesia e la Nuova Zelanda, tuttavia il mio archivio è soprattutto storico, fatto di pitture, oggetti, e stampe antiche.

 

Zoologist William Beebe, who reached 923 m deep with his bathysphere, wears a suit helmet under the Nermude Sea in 1927. (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Zoologist William Beebe, who reached 923 m deep with his bathysphere, wears a suit helmet under the Nermude Sea in 1927. (20th century) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images


Nel suo archivio di immagini troviamo anche bellissimi reportage sulla musica antica e classica. Ci sono degli oggetti legati alla musica che trova più affascinanti e/o rari?

Ogni oggetto, nel suo genere, ha il proprio fascino, specialmente quando si ha a che fare con oggetti appartenuti a musicisti o personaggi famosi. Gli antichi manoscrittii miniati, dal medioevo in poi, hanno uno speciale fascino, ed è un privilegio poterli sfogliare, oggi è quasi impossibile a causa delle restrizioni per la conservazione

 

Kyrie manuscript of the “Messes of Mantua” by Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 - 1594), Italian composer / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Kyrie manuscript of the “Messes of Mantua” by Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 - 1594), Italian composer / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Antiphonary (manuscript of sacred music) with portrait of Doge Marino Zorzi at the bottom left., Italian School, (14th century) / Biblioteca Nazionale Marciana, Venice, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Antiphonary (manuscript of sacred music) with portrait of Doge Marino Zorzi at the bottom left., Italian School, (14th century) / Biblioteca Nazionale Marciana, Venice, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images


Un altro tema molto affascinante è quello degli zodiaci e le loro rappresentazioni nei manoscritti antichi. Può raccontarci di questo progetto? Ha un’immagine preferita tra queste?

 

Representation of the Southern Hemisphere by Cellarius. 17th century book, Andreas Cellarius, (c.1596-1665) (after) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Representation of the Southern Hemisphere by Cellarius. 17th century book, Andreas Cellarius, (c.1596-1665) (after) / Private Collection / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images

 

Pur non essendo un appassionato di quanto genericamente detto “occulto” gli zodiaci interessano molta gente. Per questo motivo li ho sempre fotografati singoli o in gruppo ogni volta che ne avevo l’occasione. Col tempo sono diventati parecchi. Io credo che l’immagine preferita per ognuno sia quella che meglio rappresenta il proprio segno zodiacale.

 

Persian Zodiac - miniature, 15th century, Persian School, (15th century) / Biblioteca Nazionale Marciana, Venice, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
Persian Zodiac - miniature, 15th century, Persian School, (15th century) / Biblioteca Nazionale Marciana, Venice, Italy / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
The zodiacal conjunctions after a treatise of astrology of Petrus de Dacia, 13th century. / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images
The zodiacal conjunctions after a treatise of astrology of Petrus de Dacia, 13th century. / © Giancarlo Costa / Bridgeman Images


La sua professione e la tecnologia fotografica si sono molto evolute negli anni. Qual è secondo lei la sfida più grande per un fotografo al giorno d’oggi?

Beh, c’è stato un enorme cambiamento. Innanzitutto nel bene e nel male è finito il “bianco e nero”, Quanto al colore è possibile manipolarlo fino a cambiarlo completamente. Questo è utile quando si tratta di correggere un’immagine irripetibile, e in ogni caso è sempre possibile modificarla fino a renderla completamente diversa. Forse in questo caso non si può più parlare di fotografia in senso tradizionale, ma tutto cambia, e bisogna essere sempre pronti a seguire i cambiamenti senza tuttavia divenirne dipendenti, non è facile, ma è stato sempre così.
 

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Bridgeman Images rappresenta l'archivio fotografico di Giancarlo Costa, composto da oltre 100.000 immagini. Leggete l'intervista per saperne di più sulla carriera di Giancarlo come fotografo e giramondo.