MEIS, Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah: interior, Ferrara, Emilia Romagna, Italia, 2016 (foto)

Il MEIS è stato realizzato in un edificio in via Piangipane che fa parte del complesso costituito da tre blocchi, racchiusi da una doppia parete. Il Museo è quindi il risultato di un'opera di riconversione del carcere giudiziario di via Piangipane, costruita tra il 1908 e il 1912 su progetto degli ingegneri Bertotti e Facchini dell'Ufficio Ingegnere Civile. Durante i vent'anni di fascismo divenne un luogo di detenzione per molti antifascisti. Dopo la caduta del regime, il 30 luglio 1943, 88 prigionieri politici furono liberati. All'indomani dell'8 settembre 1943, con l'occupazione tedesca e la nascita della Repubblica Sociale Italiana, la prigione fu riempita di antifascisti, a cui si erano uniti diversi ebrei. Il 7 ottobre 1943, 34 persone furono arrestate e imprigionate qui, tra cui il rabbino Leone Leoni e Eugenio Ravenna, nipote dell'ex sindaco Renzo. Lo scrittore Giorgio Bassani, fu arrestato nel maggio 1943 con Matilde Bassani. In seguito ai bombardamenti del 1944, la prigione divenne inutilizzabile e riprese le sue funzioni di prigione distrettuale nel 1945, mantenendole fino al 1992. Foto scattate subito dopo il restauro dell'edificio nel 2016. Oggi il museo ospita una collezione permanente di documenti e oggetti appartenenti alla comunità ebraica ferrarese e mostre temporanee.